Con il termine psicosomatica intendiamo quell’ampia fascia di patologie tra lo psichico e il corporeo, con manifestazione di una sintomatologia organica di cui è possibile percepire l’origine psicologica. Il meccanismo della somatizzazione, invece, è il processo alla base del disturbo psicosomatico. A tal proposito, con il termine somatizzazione s’intende generalmente il meccanismo trasformativo che, a partire da specifici contenuti psichici, opera un cambiamento a livello somatico, attraverso il coinvolgimento del sistema endocrino ed immunitario.
Il meccanismo della somatizzazione, infatti, è il cardine sul quale si fonda la dinamica del disturbo psicosomatico, somatoforme o da sintomi somatici, veicolando contenuti di natura psichica che tuttavia si prestano ad un’opera di traduzione-conversione sul versante corporeo. Insomma, i disturbi psicosomatici (o da sintomi somatici) sono caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che suggeriscono l’esistenza di un disturbo organico (da qui definito anche somatoforme), i cui sintomi però non sono giustificati né da una condizione medica generale né dagli effetti diretti di una sostanza, ma solo dalla presenza di un disagio mentale. Si immagini una situazione tipica in cui potrebbe verificarsi un disturbo da sintomi somatici: una rabbia non espressa, inibita, gestita canalizzata attraverso un meccanismo di somatizzazione sul corpo producendo, in questo modo, un sintomo organico come mal di pancia ricorrente. Solitamente l’insorgere di tali meccanismi è attribuito allo stress, all’ansia, alla paura o a un forte disagio, che attivano (talvolta in maniera smisurata, come se ci si trovasse sempre in situazioni di emergenza) il sistema nervoso autonomo, il quale a sua volta risponde con reazioni vegetative che causano problemi fisici, come ad esempio: - disturbi dell’apparato gastrointestinale: nausea, meteorismo, vomito, diarrea, colite, ulcera, gastrite, intolleranza a cibi diversi; - disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: aritmia, ipertensione, tachicardia; - disturbi dell’apparato urogenitale: dolori e/o irregolarità mestruali, disfunzioni dell’erezione e/o dell’eiaculazione, anorgasmia, enuresi; - disturbi dell’apparato muscolare: cefalea, crampi, torcicollo, mialgia, artrite; - disturbi della pelle: acne, psoriasi, dermatite, prurito, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose, sudorazione eccessiva; - disturbi pseudo-neurologici: sintomi da conversione come alterazioni della coordinazione e/o dell’equilibrio, paralisi o ipostenie localizzate, difficoltà a deglutire, afonia, cecità, sordità, amnesie; - disturbi dell’alimentazione: anoressia, bulimia. I sintomi non sono prodotti in maniera intenzionale né sono simulati. Questi sintomi fisici, non intenzionali, possono portare ad un grado di disagio o mal funzionamento molto elevato in diverse aree, sociale, affettiva e lavorativa.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
A cura della Dottoressa
|